Oggi si celebra la Giornata Internazionale della Pace, istituita il 30 novembre 1981 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite la risoluzione 36/67. In essa l’invito a tutti gli stati membri, organizzazioni del sistema delle Nazioni Unite, organizzazioni regionali e non governative e singole persone alla corretta commemorazione di questa giornata in tutti i modi possibili.
Perché si celebra? Per sensibilizzare sul valore della pace, della concordia e della risoluzione pacifica delle discordie fra Nazioni. Questo il senso di una giornata dal valore altissimo.
Un clima pacifico è ciò cui gli Stati e le società in tutto il mondo dovrebbero aspirare, l’esatto contrario della ferocia e della violenza della guerra e degli scontri, in qualsiasi luogo essi prendano forma. Qualsiasi popolazione, etnia o credo religioso riguardino.
Oggi parlare di pace ci riporta intuitivamente a tutti i conflitti che dilaniano le zone più povere del mondo, che spingono persone a scappare dalla propria terra e spesso dai propri affetti. La sua mancanza è la prima causa della distruzione delle speranze di una grossa parte dell’umanità.
Celebriamo questa giornata ponendo a noi stessi e a chi legge un interrogativo: perché abbiamo bisogno di pace? Lasciando ad ognuno la propria risposta, sperando che essa contempli la consapevolezza che la pace, in primis, è quella che costruiamo ogni giorno fra le mura domestiche e con chi ci è accanto. Iniziamo da qui, per costruire una pace più ampia e duratura.
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