Il libro rappresenta per ognuno di noi un vissuto personale. Dalla scuola fino alle letture preferite, dai romanzi alla formazione professionale, passando per i ”libri del cuore” in cui ritrovare passioni e avventure, ricordi e il senso di ogni fase della propria vita.
La giornata mondiale del libro e del diritto d’autore, oggi 23 Aprile, ci ricorda come i libri siano e rimarranno per sempre, nonostante l’avanzare ormai dilagante della ”cultura digitale”, un elemento fondante del nostro vivere sociale e delle nostre conoscenze più radicate.
Sebbene il sapere e il piacere della lettura si digitalizzino sempre più, non è infatti possibile mettere da parte la bellezza dello sfogliare le pagine di un libro, il profumo della carta e di quell’ancestrale senso di intimità che si instaura fra il libro e il suo lettore. Think UP (Global Service Auditorium del Massimo) celebra la giornata mondiale del libro e del diritto d’autore citando Marcel Proust:
”Ogni lettore, quando legge, legge se stesso. L’opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che egli offre al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in sé stesso”
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